MUSESCORE

Qui potete trovare le video lezioni sul programma musescore scaricabile dal sito ufficiale.

Seguitele passo passo per imparare ad usare al meglio questo fantastico software di video scrittura musicale completamente gratuito che vi permette di creare spartiti di qualità e professionali al 100% personalizzabili a 360°; vi guiderò dalle basi fino ai comandi più complessi e nascosti per creare qualsiasi tipo di partitura!

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LEZIONE 1

Muoviamo i primissimi passi su questo fantastico software di videoscrittura musicale e vediamo
come impostare un nuovo foglio di lavoro
e come visualizzare i menu utilizzando
la tastiera (F6, F8, F9, F10, F11, F12).

LEZIONE 2

Come scrivere le note musicali sullo spartito
utilizzando le lettere (A, B, C, D, E, F, G).

LEZIONE 3

Modificare il valore delle note (semibreve, minima ecc.)
e inserire le alterazioni (diesis, bemolle o bequadro)
sempre utilizzando la tastiera.

LEZIONE 4

Come si scrivono i gruppi irregolari?
Vediamo nel dettaglio come scrivere nello spartito
le duine, le terzine, le quartine,
le quintine, le settimine e tutti i gruppi irregolari
nei tempi semplici (binari)
e composti (ternari).

LEZIONE 5

Cosa sono e a che cosa servono le cornici?
Come e quando si usano le stanghette per dividere le battute? Come si impagina correttamente un foglio con musescore?

metodo di chitarra scritto e impaginato
con Musescore 2.0

Viaggio sulle sei corde

LEZIONE 6

Se avete bisogno di scrivere spartiti in maniera precisa e dettagliata indicando anche il modo in cui devono essere suonate le note (articolazioni) e impaginare il foglio dandogli un certo ordine e forma (interruzioni e spaziatori)
seguite questo video!

LEZIONE 7

Nonostante non mi senta di consigliarvi questo metodo ho pensato di indicarvi lo stesso il procedimento da seguire per inserire le note sullo spartito utilizzando una tastiera MIDI. Personalmente trovo più comodo scrivere con le lettere A B C D E F G (come spiego nel video precedente) ma ammetto che potrebbe essere comodo per la scrittura dell’armonia (accordi).

LEZIONE 8

In questa lezione vediamo come modificare e cambiare lo stile e il font non soltanto alle scritte ma anche ai simboli musicali come chiave di violino, stanghette, note ed altri simboli presenti nel pentagramma.

LEZIONE 9

A cosa serve e come si modifica la larghezza di una o più battute? Per impaginare correttamente e personalizzare il pentagramma può essere necessario aumentare o diminuire la larghezza delle battute per agevolare la lettura dello spartito.

LEZIONE 10

Rendere un elemento invisibile può essere molto utile soprattutto se stiamo scrivendo un metodo teorico, spartiti vuoti (senza nemmeno le pause) da stampare, esercizi didattici, scale o qualsiasi altro spartito che non necessiti di tutti i segni grafici presenti di default quando scriviamo musica con un software di video-scrittura.

LEZIONE 11

Può sembrare una domanda banale ma purtroppo non è così. Se inseriamo le note nel pentagramma vengono automaticamente riempite le battute con le pause del valore restante ma non sempre è il risultato che vogliamo ottenere, vediamo quindi come modificare/inserire le pause con un valore preciso.

LEZIONE 12

Per inserire il pentagramma di uno strumento soltanto in un punto preciso dello spartito dobbiamo giocare con la funzione “nascondi i pentagrammi vuoti”, in questa video-lezione vediamo come fare e quando è opportuno operare in questa maniera.

LEZIONE 13

Per sbaglio hai cancellato un comando dalla griglia nelle tavolozze nella colonna a sinistra? Non sai come recuperarlo o semplicemente vuoi personalizzare la visualizzazione della griglia e mostrare solo i comando che usi più frequentemente? In questo video ti spiego come fare: è semplicissimo!

LEZIONE 14

Possiamo inserire una battuta opzionale, o partitura facoltativa, in un punto preciso del pentagramma per dare una scelta in più all’esecutore che suonerà o canterà la melodia. Questo tipo di scrittura, conosciuto anche come “ossia” è usato soprattutto nelle partiture operistiche o classiche ma può tornare utile anche per la scrittura di metodi didattici o schede esemplificative per chi dà lezioni di musica.

LEZIONE 15

Come si uniscono / raccolgono diversi spartiti in un unico file o foglio di lavoro? Questa procedura è un po’ lunga e macchinosa – e a mio avviso poco utile – ma dato che mi è stato richiesto in un commento vi faccio vedere come unire diversi spartiti in un unico file di musescore; il video è molto lungo ma se avete bisogno di impratichirvi e imparare a gestire ogni dettaglio vi consiglio di guardarlo tutto.

LEZIONE 16

Possiamo scrivere fino a 4 voci (indipendenti) in un solo rigo musicale; vediamo insieme come si fa e quali sono i principali diversi utilizzi di questa modalità di scrittura della melodia:
1) voci secondarie e/o coretti
2) indicazioni ritmiche per chi accompagna
3) linee melodiche opzionali o alternative

LEZIONE 17

Questo tipo di notazione musicale è tipica degli spartiti per pianoforte che prevedono il doppio pentagramma (chiave di violino – mano destra + chiave di basso – mano sinistra). Per scrivere le note in questa maniera basterà usare 2 semplici tasti.

LEZIONE 18

Cerchiamo di migliorare il suono durante l’ascolto delle nostre partiture scritte con musescore; i banchi di suoni che abbiamo di default non sono il massimo ma è possibile scaricarne di gratuiti dal sito ufficiale e da tanti altri siti. Vediamo da quali siti scaricare i suoni e come aggiungerli e installarli su musescore per assegnarli ai vari strumenti del nostro spartito.

Freepats.org
Manuale musescore in italiano
Manuale musescore in inglese

LEZIONE 19

Vediamo la differenza tra la legatura di portamento o frase e la legatura di valore. Attenzione a non sbagliare! Non si deve inserire la legatura di portamento al posto di quella di valore – viceversa non è possibile – poiché musescore risuonerà la seconda nota dato che, appunto, avrete inserito la legatura sbagliata anche se graficamente non notiamo grosse differenze. La legatura di frase lega 2 o più note di differente altezza mentre quella di valore può unire solamente note della stessa altezza.

LEZIONE 20

Come possiamo indicare sullo spartito il modo in cui devono essere suonati, e quindi interpretati, gli ottavi? A seconda del genere o stile musicale può essere necessario specificare il diverso approccio ritmico che distingue le “crome pari”, o “even eight”, da quelle swingate, o “terzinate”. Vediamo insieme come impostare anche la differente riproduzione dello spartito con musescore dato che sullo spartito avremo in ogni caso delle crome.

LEZIONE 21

Questo metodo è molto utile e ci farà risparmiare molto tempo soprattutto se siete soliti scrivere spartiti con formazioni e organici ricorrenti – magari trascrivete o arrangiate spartiti per coro o per il vostro gruppo o addirittura state scrivendo un vostro metodo didattico (come ho fatto io con Viaggio sulle sei corde) – e che non sono già presenti nei templates di default che musescore ci mette a disposizione.

LEZIONE 22

Le note di abbellimento: l’acciaccatura. In questa lezione rispondo ad una richiesta di un mio iscritto (Angelo) che aveva necessità di modificare le note dell’acciaccatura per poterne scrivere una ad ottava (tipica dei pianisti o altri strumenti che possono eseguire rapidamente intervalli così grandi).

LEZIONE 23

In questo tutorial vediamo ben sei metodi differenti per aggiungere un testo allo spartito analizzandone le differenze e l’utilizzo oltre che i tasti rapidi (shortcut) da tastiera per velocizzare il procedimento.

LEZIONE 24

Questa funzionalità è veramente comoda e ci permette di selezionare accuratamente svariati elementi del pentagramma con precisione e in pochi istanti in modo da poterli modificare tutti in una volta.

LEZIONE 25

Musescore ci permette di fare qualsiasi cosa e personalizzare al 100% uno spartito con una qualità altamente professionale. In questa lezione vediamo come aggiungere le immagini con diversi esempi a seconda dello scopo che abbiamo.

LEZIONE 26

Usare il menu del filtro selezione (da aprire con F6) per decidere quali elementi selezionare all’interno del pentagramma; vediamone insieme le modalità di utilizzo con alcuni esempi pratici.

LEZIONE 27

In questa lezione vediamo come unire o dividere le crome (gruppi di note) che solitamente vengono unite da una stanghetta orizzontale/obliqua per raggrupparle a 2 o a gruppi di 4 (a seconda del metro musicale).

LEZIONE 28

Vediamo come riprodurre il suono degli accordi direttamente dal siglato senza dover riscrivere lo spartito appositamente per l’accompagnamento. Questa funzionalità è presente dalla versione
3.5 di Musescore.

LEZIONE 29

Nelle partiture per big band, orchestra o banda si trovano spesso le battute di attesa che vengono indicate semplicemente con un numero sopra ad una linea spessa.

LEZIONE 30

Come scrivere nello spartito le note che compongono un accordo partendo solamente dalla sigla (ctrl + K) dell’accordo; è importante conoscere un minimo di armonia per sapere quali note compongono i diversi accordi o, viceversa, quali sigle accordali scrivere per ottenere determinate note e voicing.

LEZIONE 31

Vediamo come unire 2 o più pentagrammi utilizzando la parentesi graffa e/o quadra. Solitamente vengono uniti i pentagrammi degli strumenti appartenenti alla stessa famiglia (archi, ottoni, ance ecc.) ma a seconda del vostro gusto o necessità potete sbizzarrirvi e creare delle partiture personalizzate. Buon lavoro!

LEZIONE 32

In questa lezione vediamo come cambiare il colore alle note (e agli elementi in generale) e soprattutto il perché.

LEZIONE 33

In questa lezione vediamo come inserire il testo di una canzone (le parole/sillabe sotto ad ogni nota o lyrics) posizionandolo sopra al pentagramma e non sotto come solitamente viene inserito di default dal programma. Basterà selezionare il testo e, aprendo l’ispettore con F8, andare in fondo alla scheda e selezionare “posizione: sopra”.
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